Partiamo da un presupposto: se sei arrivato a questo articolo cercano su Google “aprire un ristorante”, sei stato fortunato. Perché cercheremo di capire nella pratica quale tipo di analisi è fondamentale fare quando si comincia a pensare a un’attività di ristorazione. Se invece ci si limita alla teoria, scoprirai presto che “aprire un ristorante” vuol dire tutto e niente.
Aprire un ristorante: analisi del territorio
I ristoranti sono attività locali per eccellenza: come tali, vengono visti e frequentati dalle persone che vivono, lavorano e si trovano in quella via/quartiere o zona. O almeno, questo è il presupposto da cui bisogna partire. Aprire un ristorante senza avere valutato “dove ti trovi” è nu grave errore… un pò come aprire un ristorante solo a cena in una zona di uffici!
Sono 4 le aree da valutare rispetto all’offerta ristorativa che vuoi proporre: zona industriale, zona turistica, zona residenziale, zona uffici.
Zona industriale
Aprire un ristorante in una zona industriale, porta con sé una conseguenza fondamentale: poco movimento serale e budget di spesa non elevato. L’organizzazione del tuo ristorante dovrebbe quindi orientarsi verso questi 3 principi:
- apertura solo a pranzo
- spesa bassa
- servizio veloce
Zona turistica
Se vivete o frequentate zone turistiche, sapete già che il visitatore medio porta con sé alcune caratteristiche. Su tutte, la voglia di conoscere i piatti locali e l’assenza di orari fissi. Fate attenzione a non considerare questi elementi, e valutate nella vostra offerta di inserire:
- menu di tradizione
- orari flessibili
- spesa equilibrata
- offerte mirate
Zona residenziale
Tutti abbiamo un ristorante da associare a una zona tipicamente residenziale. Ti basterà associare le sensazioni di questo locale e applicarle all’offerta che offrono. Basta poco per rendersi conto che aprire un ristorante in una zona residenziale deve tenere conto di alcuni fattori: alta densità di famiglie e scarsa domanda di locali dall’atmosfera troppo fredda. Per rimanere in linea con queste aspettative, il consiglio è di valutare alcuni servizi:
- impronta calda
- spazio bimbi e menu ad hoc
Zona uffici
La pausa pranzo porta con sé delle esigenze specifiche: scarsità di tempo a disposizione e limitato budget di spesa.
- velocità come fattore fondamentale
- proposte in menu leggere
- spesa equilibrata
- buffet a pranzo
- velocità fondamentale. leggerezza. spesa equilibrata. buffet pranzo.
Da ogni dato raccolto sulle caratteristiche del territorio in cui vuoi aprire il tuo ristorante, ti potrà dare elementi fondamentali da valutare per organizzare al meglio il locale e il menu. Questo non vuol dire che non è possibile aprire un ristorante aperto a cena in una zona industriale, o un locale per turisti in una zona residenziale: ma ricordatevi che ogni territorio ha il tuo target di elezione… e il target è la tua clientela.
Aprire un ristorante: analisi del target di clientela
Analizzando il territorio in cui aprire il tuo ristorante, otterrai elementi fondamentali per capire quale tipologia di clientela di riferimento. In poche parole, si tratta di capire: per chi cucini? Questo ti servirà per restringere e ottimizzare il campo di azione.
Un esempio: ha senso aprire un ristorante con un costo medio di 50€ a testa, aperto solo a cena, in una zona frequentata durante il giorno da centinaia di studenti universitari? La risposta è semplice: tutto si può fare, ma per ogni territorio – volenti o nolenti – c’è una clientela di elezione. Sta a voi decidere se tenerla in considerazione o meno, ma è buona cosa sapere che esiste!
In sintesi, nell’aprire un ristorante, valutate quale è la clientela tipica del territorio di riferimento. Ecco le 5 categorie madre:
- famiglie
- professionisti
- turisti
- gourmet
- radical-chic
La valutazione combinata del “dove” e del “a chi” ti darà gli elementi giusti per capire il terzo punto fondamentale da calcolare nell’aprire un ristorante: la spesa media di un pasto.